Associazione di Promozione Sociale “LE VIE” in collaborazione con la Cooperativa Sociale “Terre Comuni”
La montagna, immensa, antica, sontuosa. Molti artisti hanno cercato di coglierne l’intimità e la gloria nelle loro tele, sia che fossero viaggiatori del grand tour alle prese con i valichi alpini, sia avventurieri nelle regioni più selvagge dei continenti nuovi. La montagna, segreta, sonora, misteriosa. Anche vari compositori hanno sfidato l’astrazione del linguaggio musicale per esprimere il suo incanto, evocandone in modo suggestivo le distanze, le brume, i “suoni di natura”, i silenzi, le profondità; cogliendo talvolta anche l’incontro con le sue popolazioni, con le ormai perdute musiche tradizionali delle sue comunità. La montagna, scrigno conchiuso, ma anche lo scenario vasto della piana, il respiro dell’orizzonte senza confini.
La sesta edizione de La via dei concerti, percorrendo a ritroso l’itinerario che portava i viaggiatori nordici verso il Paese che sentivano come “culla dell’arte”, presenta alcune pagine musicali ispirate al paesaggio montano, nella sua dialettica con il paesaggio di pianura, eseguite da giovani musicisti provenienti – come di consueto nel Festival – da diverse nazioni (Italia, Colombia, Messico, Giamaica, USA, Ungheria, Spagna, Portogallo, Turchia, Francia, Grecia.. ) e da realtà sociali molto diverse, per costituire, lungo tutta la durata della manifestazione, un’orchestra giovanile itinerante interculturale. La montagna è il tema che in quest’edizione del Festival dunque li unisce, radunandoli in convivenza e studio a Trento, nel centro delle Alpi italiane.
La montagna, grande habitat biologico e grande racconto minerale; come la musica stessa, panorama estremo, ricco di eroi e di creature del mito. Il monte e il piano, la pampa e la steppa, la foresta e la brughiera: la natura tutta, vasto scenario, percorso dallo stupore, acceso dalla gioia.